oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Paesaggio di Spagna |
autore/ambito | Gaetano Tranchino |
datazione | 1968 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 92x76 cm. 105x86 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 56764 |
acquisizione | acquisto 04/03/1969 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2008 |
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Per approfondire | |
Opere d'arte moderna e contemporanea - Pittura e scultura
La visionarietà magica e sognante trasfigura il dato naturale in animazione vitalistica, quasi trasposizione misteriosa di un generale sommovimento cosmico. Da “Catalogo delle opere d’arte – pittura, scultura, arazzi”
Per nulla infatuato delle tendenze neoavanguardistiche degli anni '50 ma fattosene ben informato conoscitore e avvalendosene del punto di saturazione dell'automatismo astrattista, Tranchino è, fin dai suoi esordi, fortemente attratto, nel clima della "Nuova Figurazione", dalla tensione onirica che l'oggettività del reale acquista in Giorgio de Chirico e in Savinio. Deformazione e fantasia si fecondano nell'opera di Tranchino divenendo costruttivamente complementari. La sua serie di avventurose e sognanti marine, con solitari scafi tra tempeste notturne, costituiscono una pagina della pittura italiana moderna che dà originale proseguimento e sviluppo alla visionarietà come recupero di verità. Non a caso particolare attenzione al lavoro di Tranchino ha dedicato, ravvisandovi alcunchè di omologo, uno scrittore come Leonardo Sciascia. Il dipinto Paesaggio di Spagna, con l'animazione delle verzure a mò di fantasmi, sull'onda quasi marina dei solchi, è tipico del procedimento di Tranchino sempre alla ricerca di una magica bivalente. Bibliografia essenziale
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