oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Strada verso le Apuane |
autore/ambito | Raffaele de Grada |
datazione | 1954 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 87x65 cm. 100x77 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 11540 |
acquisizione | acquisto 15/04/1966 |
mostre | Mostra itinerante "una dolcezza inquieta - l' universo poetico di Eugenio Montale", Genova e poi a Milano, Palazzo Spinola e poi a Palazzo Belgioioso, dal 20/02/1996 al 30/06/1996 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2011 |
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Scheda di approfondimento in: " Vedute d'Italia" | |
Per approfondire | |
Opere darte moderna e contemporanea Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International Camera dei deputati, 2006 La referenza cezanniana, che è il termine di confronto che De Grada si impose lungo tutto il suo percorso creativo, si ripropone con pacata continuità pure negli anni della maturità, nel Dopoguerra, quasi vademecum formale anche nelle evocazioni della realtà toscana. La sensibilità del vedutista scaltrito si eserciterà allora più sulle sottigliezze luministiche e la vibratilità cromatica di antica memoria lombarda, tra scapigliatura e divisionismo, piuttosto che sulla consistenza formale delle scansioni plastiche. Da "Catalogo delle opere d'arte - pittura, scultura, arazzi" A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte - Camera dei deputati, 1993 Formatosi alla Scuola d'arte di Zurigo e all'Accademia di Belle Arti di Karlsruhe, partecipa negli anni '10 alla Secessione di Monaco. L'influsso di quell'insegnamento e di quelle frequentazioni non si cristallizza mai in lui nelle forme e nei colori tipici del modernismo monacense ma si fonde, in forme stilistiche del tutto originali e assai rare, con la lezione derivante dal programmato incontro con l'impressionismo francese e in particolare con l'opera di Cézanne scelta come testo fondamentale di riferimento. È tra gli artisti prescelti per le due mostre del "Novecento italiano" (1925 e 1929) facendo parte con Carrà, Funi, Tosi, Sironi della più qualificata rappresentanza milanese anche nelle Biennali di Venezia, nelle Quadriennali di Roma e nelle più importanti rassegne d'arte italiana all'estero fra gli anni '30 e gli anni '50.Il dipinto Strada verso le Apuane, l'acquarello Sotto le Apuane, e il disegno Paesaggio, sono tipici del suo periodo conclusivo: una sorta di ricapitolazione del rapporto, avuto durante una intera vita, con il paesaggio versiliese e di San Gimignano eletti a luoghi della fantasia e della meditazione sul destino della pittura nel secolo XX. Bibliografia essenziale C. Carrà, Raffaele de Grada, in Catalogo Biennale di Venezia, 1958; Catalogo della mostra Raffaele De Grada, Rotonda di via Rosana, Milano 1975, a cura di R. de Grada Jr.; E. Farioli, Scheda in Catalogo La Metafisica, gli anni Venti, Galleria Civica, Bologna 1980 |