oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Dürer (Retrato del conquistador del Prado) |
autore/ambito | José Ortega |
datazione | 1971 |
materia e tecnica | tecnica mista su tela |
misure | cm. 65x90 cm. 95x124.5 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 63928 |
acquisizione | acquisto 15/12/1987 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2011 |
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Per approfondire | |
Opere d'arte moderna e contemporanea - Pittura e scultura
Da "Catalogo delle opere d'arte - pittura, scultura, arazzi"
Fin dalla prima giovinezza Ortega unisce la sua vocazione artistica a un forte impegno politico. Nel 1947 è condannato a dieci anni di carcere per attività antifranchista. Liberato nel 1952 si iscrive alla Escuela des artes graficas di Madrid e con un gruppo di giovani intellettuali dà vita a "Juglaria". Pubblica Il terrore, serie di xilografie dedicate alla sua esperienza in carcere. Nel 1953 trascorre un anno di studio a Parigi. Al suo ritorno, ripresa l'attività politica, è costretto a vivere e a lavorare in clandestinità, fino al 1960 quando viene esiliato in Francia. In Italia è noto dal 1958, ma soprattutto dal 1964, quando Antonello Trombadori organizza una sua personale alla galleria "La Nuova Pesa" di Roma. Il ciclo su Dürer, di cui fa parte anche il presente dipinto, lo impegna per tutto il 1971. Il ciclo comprende anche 60 incisioni (delle quali dodici su legno) in cui le riprese da Dürer si colorano in riferimenti all'attualità della violenza e della guerra civile. La rielaborazione dell'autoritratto giovanile di Dürer è realizzata con una tecnica particolare (una tempera su una base grafica ad acquatinta ed intaglio in legno a colori). È uno dei maestri della moderna pittura spagnola.
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