oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Duomo di Parma in autunno |
autore/ambito | Carlo Mattioli (Modena 1911 - Parma 1994) |
datazione | 1964 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 60x50 cm. 62x75 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 8777 |
acquisizione | acquisto 14/07/1966 |
mostre | Mostra Antologica Carlo Mattioli, Parma, Scuderie della Pilotta, Aprile - Luglio 1970 Carlo Mattioli (1911-1994). Una luce d'ombra, Braccio di Carlo Magno, Vaticano, Associazione Carlo Mattioli, 15/09/2011 13/11/2011 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2004 |
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Per approfondire | |
Opere d’arte moderna e contemporanea – Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International – Camera dei deputati, 2006 La mediazione personale che Mattioli opera sui problemi e sulle mutazioni formali più significative della figurazione nell’immediato dopoguerra, con le tensioni ricorrenti fra trasfigurazione fantastica e incidenza del dettato realistico, si colloca in una particolare rivalutazione della liricità intrinseca della materia, rivelando tangenze significative con la poetica del naturalismo padano neoromantico di matrice longhiana.
Da “Catalogo delle opere d’arte – pittura, scultura, arazzi” A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte – Camera dei deputati, 1993
Studia all'Istituto d'Arte di Parma dal 1925. Conseguita l'abilitazione insegna per qualche tempo in Toscana e in Istria, per fare ritorno a Parma, nel cui mondo letterario frequenta Attilio Bertolucci. Dal 1950 collabora alla rivista "Paragone" e gode della stima di critici come Roberto Longhi e Francesco Arcangeli. Nel 1956 è invitato alla Biennale di Venezia e vince un premio per il disegno. In parallelo alla esperienza di pittore matura una capacità di giudizio sui movimenti d'avanguardia che si trasferisce nel suo stile e lo arricchisce di originalità molto marcata. Nel dipinto Duomo di Parma ne è ben riconoscibile la sagoma che emerge dai tetti come appare dalla finestra del suo studio. E, tuttavia, la visione è del tutto fantastica. La pittura è condotta su una gamma tonale ridotta con una materia densa e corposa. Per quanto siano evidenti i riferimenti delle ricerche tra astrazione e figurazione condotte in ambito lombardo-emiliano, si avverte nel dipinto quella libertà dal formalismo così limitativa di altrui analoghe esperienze.
Bibliografia essenziale P. C. Santini, Carlo Mattioli, Ed. Il Fillungo, Lucca 1971
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