oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Studente innamorato |
autore/ambito | Mario Mafai (Roma 1902 - Roma 1965) |
datazione | 1928 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 43x50 cm. 64x71 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 11539 |
acquisizione | acquisto 19/12/1969 |
mostre | Mostra Retrospettiva, Roma, Ente Premi, 1969 Preferirei di no. Cinque stanze tra arte e depressione, Venezia, Museo Correr, 27/04/1994 - 08/07/1994 Arte a Montecitorio, Roma, Camera dei deputati, 26/12/1994 - 26/02/1995 Roma, 1918 - 1943. Le Arti tra le due guerre., Roma, Chiostro del Bramante nel complesso di S. Maria della Pace, dal 29/04/1998 al 12/07/1998 Montecitorio e la bella pittura 1900 - 1945, Roma, Palazzo di Montecitorio, dal 01/03/2004 - al 09/04/2004 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2004 |
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Per approfondire | |
Opere d’arte moderna e contemporanea – Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International – Camera dei deputati, 2006 Le raccolte della Camera possono offrire testimonianze di altissimo livello sui protagonisti di quella particolare congiuntura della pittura che va sotto l’etichetta di “Scuola Romana”, in particolare della cosiddetta Scuola di Via Cavour, fatta eccezione per un protagonista, Scipione; del suo sodale fraterno, Mafai, può presentare un precoce capo d’opera, lo Studente innamorato, ritratto di un compagno di studi del pittore presentato in una posa romantica, modellato sul motivo dureriano della Malincolia (Trombadori) in uno spazio sottilmente sghembo che rimanda alle suggestioni della Metafisica. L’impasto tonale ancora cupo, vagamente seicentesco, dichiara la precocità del documento, ribadito anche dalla semplificazione primitiveggiante della figura.
Da “Catalogo delle opere d’arte – pittura, scultura, arazzi” A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte – Camera dei deputati, 1993
Il più antico dei tre dipinti di Mafai, lo Studente innamorato, è un'opera di notevole rarità e interesse; risale infatti al breve periodo del sodalizio tra Mafai, Antonietta Raphaël e Scipione che, per comunità di intenti e di ricerche, Roberto Longhi definì nel 1929: "Scuola di via Cavour". Sulla base di alcune recensioni si può risalire alla prima esposizione del dipinto, in una collettiva di giovani artisti a Palazzo Doria (gennaio 1929) che vedeva tra l'altro la presenza di Scipione, di Giberto Ceracchini, di Francesco Di Cocco. Conosciamo anche il personaggio ritratto: il greco Enrico Franciskakis, compagno di Mafai alla Scuola libera del nudo. Per lui, come per vari autoritratti di questo periodo, Mafai sceglie la posa düreriana della malinconia, ambientando la scena in una stanza spoglia, con il tavolo e il pavimento sottoposti a una scompaginazione prospettica che mostra i suoi interessi per la metafisica dechirichiana e per la pittura dell'Ecole de Paris. Anche la tela dello Studente innamorato, come altre del periodo, appare dipinta sul retro di un frammento di un quadro precedente, tagliato e recuperato dall'artista in questi anni di intense sperimentazioni che ci hanno lasciato un numero di opere ridotto ma di grande valore. Di alta qualità sono anche i due dipinti del dopoguerra: Le rose sul tavolo appartengono a una serie di quadri analoghi della seconda metà degli anni '50, una ripresa in chiave ancor più sofferta del tema che aveva già affrontato negli anni '30, con la famosa serie dei Fiori secchi. Il quadro Insenatura sarda appartiene a uno dei momenti di maggior travaglio dell'artista. Con quel colore oltremare intenso e profondo a contrasto con le colline bruciate, mostra un Mafai al meglio delle sue possibilità espressive, quando riesce a trarre dal paesaggio accenti di inedite emozioni. Bibliografia essenziale
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