oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Periferia |
autore/ambito | Renzo Vespignani |
datazione | 1963 |
materia e tecnica | china su cartone |
misure | cm. 100x70 cm. 119x89 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 50101 |
acquisizione | acquisto 26/04/1965 |
mostre | L'Italia della Repubblica, Roma, Complesso del Vittoriano, dal 07/03/2006 al 12/04/2006 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2012 |
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Scheda di approfondimento in: " Periferie e paesaggio urbano" | |
Per approfondire | |
Opere d'arte moderna e contemporanea - Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International - Camera dei deputati, 2006 Nelle periferie (tema peculiare della pittura di Vespignani) segno grafico e superficie pittorica sembrano trovare un provvisorio equilibrio contraddetto dal suo stesso sgranarsi e disfarsi nel mondo di un pennello teso a comunicare precarietà, caos, allarmi (A. Trombadori). Da "Catalogo delle opere d'arte - pittura, scultura, arazzi" A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte - Camera dei deputati, 1993
Vespignani inizia a disegnare, a dipingere e a incidere le prime acqueforti dei mesi dell'occupazione nazista di Roma. Alla fine del conflitto con altri giovani pittori (Muccini, Graziella Urbinati, Zianna, Buratti) dà vita a un gruppo di orientamento realista che prende il nome di "Scuola di Portonaccio", dalla borgata periferica fonte di un'attenzione creativa il cui spirito prelude a quello che animerà in seguito la visione e la partecipazione pasoliniana. Portonaccio è uno dei quartieri nati durante il fascismo per assorbire le fasce di popolazione espropriata dalle demolizioni del centro storico. Si trova a ridosso della stazione Tiburtina e questo spiega il ritorno nei dipinti di Vespignani di elementi del paesaggio ferroviario. Tuttavia il dato di partenza oggettivo, pur fortemente caratterizzato, si spoglia di qualsiasi riferimento documentario e, nella pittura di Vespignani, la periferia di Roma si sovrappone a quella di Berlino o di New York, come sovrapponendo il disegno di Grosz a quello di Ben Shan. Sul piano strettamente pittorico la materia graffiata e tormentata precorre certi esiti dell'esperienza informale. Nelle sue Periferie segno grafico e superficie pittorica sembrano trovare un provvisorio equilibrio contraddetto dal suo stesso sgranarsi e disfarsi nel moto di un pennello teso a comunicare precarietà, caos, allarme. Bibliografia essenziale R. Vespignani, Catalogo dell'opera incisoria, Ed. Franca, May, Roma 1982; Catalogo della Renzo Vespignani, Castel Sant'Angelo, Roma, con testi di C. Benincasa, R. Vespignani, Ed. Marsilio, Venezia 1982; Catalogo della mostra Come mosche nel miele con testi di R. Vespignani, P. Pasolini, L. Trucchi, J. M. Drot, Ed. Uniclub, Firenze 1985
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