oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Parigi di notte (Paris la nuit) |
autore/ambito | Giovanni Boldini (Ferrara 1842 - Parigi 1931) |
datazione | 1883 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 58x49,5 cm. 98x84.5 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 11537 |
acquisizione | acquisto 24/04/1967 |
mostre | Arte a Montecitorio, Roma, Camera dei deputati, 1995 Montecitorio e la bella pittura 1900 - 1945, Roma, Camera dei deputati, 01/03/2004 - 09/04/2004 Boldini e gli Italiani a Parigi. Tra realtà e impressioni, Roma, Chiostro del Bramante, dal 15/11/2009 al 11/04/2010 Boldini - dalla "macchia" a Parigi, lo spettacolo della modernità., Forlì, Musei San Domenico, dal 01/02/2015 al 14/06/2015 "Giovanni Boldini, il genio della pittura", Roma, Complesso del Vittoriano, 03/03/2017 - 16/07/2017 "Giovanni Boldini. Il piacere", Rovereto, Mart - Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto., 13/11/2020 - 28/02/2021 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2012 |
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Scheda di approfondimento in: " La quadreria contemporanea della Camera dei deputati" | |
Per approfondire | |
Opere d'arte moderna e contemporanea - Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International - Camera dei deputati, 2006 Il maestro ferrarese, radicatosi con estrema naturalezza a Parigi, capitale vera dell'arte moderna a tutti gli effetti, sfoggia con estrema noncuranza la realtà quasi indefettibile dell'istantanea, tipica dell'ottica nuova (psicologica, prima ancora che tecnica) formatasi con l'esercizio della fotografia e la consistenza quasi materica delle componenti oggettuali, la cui apparente casualità è sottolineata da corposità impreviste del colore, che restituisce il contesto urbano con nitida evidenza. Da "Catalogo delle opere d'arte - pittura, scultura, arazzi" A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte - Camera dei deputati, 1993 Del grande maestro che, con Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi, forma la triade ottocentesca italiana, che pur avendo messo radici a Parigi in giovane età e a Parigi terminato la propria esistenza, non traduce mai il debito con la grande arte francese dell'epoca in marginale e servile imitazione, il dipinto Parigi di notte è sicuramente ascrivibile al periodo della avanzata maturità. Si tratta di opera di una certa rarità, non tanto per il richiamo che nell'artista è frequente, al paesaggio urbano di Parigi, quanto per il modo in cui il paesaggio viene preso quasi di scorcio in un suo particolare che è, al tempo stesso, somma di una casuale caduta dell'occhio e dell'inventario invece, quasi da "natura morta", degli oggetti, la cui resa pittorica, attenta sia alla atmosfera variabile dell'ora sia all'inerzia delle cose, risulta come intrisa dell'ottica fuggente e fissa dell'istantanea. In tal senso il dipinto è tipico della continuità che unisce le mutazioni dello stile Boldini "naturalista fra gli impressionisti" (cfr. M. Venturoli in Le opere d'arte contemporanea, cit.) con un piglio di perenne inventività della visione e del tocco.
Bibliografia essenziale E. Camesasca, L'opera completa di Giovanni Boldini, Ed. Rizzoli, Milano 1970 |