oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Insenatura sarda |
autore/ambito | Mario Mafai (Roma 1902 - Roma 1965) |
datazione | 1961 |
materia e tecnica | olio su compensato |
misure | cm. 50x38 cm. 68.5x58 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 55308 |
acquisizione | acquisto 09/12/1966 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2004 |
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Per approfondire | |
Opere darte moderna e contemporanea Pittura e scultura
Anche i dipinti di Mafai a cavallo fra anni 50 e 60 riportano a ricerche problematiche dellintroverso maestro romano, sul registro della solitudine e del silenzio, tra rivisitazioni travagliate della consistenza dellimmagine e referenze figurali stabili rispetto alle sollecitazioni delle valenze delle forme pure, autonome ed autosufficienti.
Da Catalogo delle opere darte pittura, scultura, arazzi
Il più antico dei tre dipinti di Mafai, lo Studente innamorato, è un'opera di notevole rarità e interesse; risale infatti al breve periodo del sodalizio tra Mafai, Antonietta Raphaël e Scipione che, per comunità di intenti e di ricerche, Roberto Longhi definì nel 1929: "Scuola di via Cavour". Sulla base di alcune recensioni si può risalire alla prima esposizione del dipinto, in una collettiva di giovani artisti a Palazzo Doria (gennaio 1929) che vedeva tra l'altro la presenza di Scipione, di Giberto Ceracchini, di Francesco Di Cocco. Conosciamo anche il personaggio ritratto: il greco Enrico Franciskakis, compagno di Mafai alla Scuola libera del nudo. Per lui, come per vari autoritratti di questo periodo, Mafai sceglie la posa düreriana della malinconia, ambientando la scena in una stanza spoglia, con il tavolo e il pavimento sottoposti a una scompaginazione prospettica che mostra i suoi interessi per la metafisica dechirichiana e per la pittura dell'Ecole de Paris. Anche la tela dello Studente innamorato, come altre del periodo, appare dipinta sul retro di un frammento di un quadro precedente, tagliato e recuperato dall'artista in questi anni di intense sperimentazioni che ci hanno lasciato un numero di opere ridotto ma di grande valore. Di alta qualità sono anche i due dipinti del dopoguerra: Le rose sul tavolo appartengono a una serie di quadri analoghi della seconda metà degli anni '50, una ripresa in chiave ancor più sofferta del tema che aveva già affrontato negli anni '30, con la famosa serie dei Fiori secchi. Il quadro Insenatura sarda appartiene a uno dei momenti di maggior travaglio dell'artista. Con quel colore oltremare intenso e profondo a contrasto con le colline bruciate, mostra un Mafai al meglio delle sue possibilità espressive, quando riesce a trarre dal paesaggio accenti di inedite emozioni. Bibliografia essenziale
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