oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | La vallata del Parma |
autore/ambito | Umberto Lilloni |
datazione | 1962 |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 100x70 cm. 116x85.5 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 57031 |
acquisizione | acquisto 28/02/1968 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2007 |
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Per approfondire | |
Opere darte moderna e contemporanea Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International Camera dei deputati, 2006 A partire dal quarto decennio Lilloni è protagonista del Chiarismo, sviluppo del postimpressionismo in chiave antiplastica, squisitamente anticlassica che si ricollega alla sensibilità scapigliata lombarda di fine Ottocento, ma recepisce anche le tendenze alla destrutturazione della forma disegnata, dei profili e dei contorni che perseguono i moti precipui del secondo Novecento. Le soluzioni strettamente pittoriche dichiarano una particolare continuità lungo tutta lattività dell'artista, come documenta anche questo dipinto della maturità.
Da Catalogo delle opere darte pittura, scultura, arazzi A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte Camera dei deputati, 1993
Dopo aver frequentato la Scuola Artigiana dell'Umanitaria, a Milano, nel 1915 si iscrive al Liceo Artistico e successivamente all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove studia sotto la guida di C. Tallone e A. Alciati fino al diploma (1922). La formazione di Lilloni appare completa intorno al 1930, quanto l'artista sviluppa la lezione di Emilio Gola e la tradizione del paesaggio lombardo. Negli anni 30' dà vita al gruppo dei "chiaristi" che la più recente storiografia colloca ad analogo livello di intenzioni culturali degli altri movimenti antinovecenteschi nel senso della rottura con gli schemi neoclassici del "richiamo all'ordine" e della ripresa di una sensibilità postimpressionista. Il dipinto La Vallata del Parma, datato 1962, ne replica un altro di questa data poi pubblicato sulla rivista "Le Arti" (marzo 1966, p. 22). Il quadro mostra solo delle leggere varianti rispetto a quello già noto ed evidenzia la ricerca di una delicata atmosfera paesaggistica radicata nella costante lombarda dello sfumato e della prospettiva aerea. Bibliografia essenziale P.M. Bardi, Umberto Lilloni, Ed. "Belvedere", Milano 1929; Catalogo della mostra Cento opere di Umberto Lilloni, a cura di M. De Micheli, Galleria Annunciata, Milano 1971
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