oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Figure notturne |
autore/ambito | Marino Renato Mazzacurati |
datazione | 1952 |
materia e tecnica | Tecnica mista su carta intelata |
misure | cm. 68x98 cm. 83x113 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 35739 |
acquisizione | acquisto 06/04/1965 |
autore della fotografia | Giuseppe Schiavinotto, 2007 |
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Per approfondire | |
Opere darte moderna e contemporanea Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International Camera dei deputati, 2006 La linea sperimentale di matrice esplicitamente espressionista, da sempre disciplinata in controllato rigore strutturale, passa con tutta naturalezza dagli ardori della stagione romana, accanto a Scipione e Mafai, alla sofferta verità della polemica realista del Dopoguerra, e via via dalla pratica prevalente della pittura a quella più esibita della scultura, anche di taglio monumentale; al di là delle specificità tecniche laccentrata articolazione volumetrica e spaziale come pure le trasposizione illusionistiche dei piani tendono ad una sofferta rilettura dei destini delluomo sia in prospettiva storica sia in compromissione sociale.
Da Catalogo delle opere darte pittura, scultura, arazzi
A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte Camera dei deputati, 1993
La storia di Mazzacurati inizia a Roma intorno al 1926-27, con lintenso rapporto di amicizia e di collaborazione che lo lega a Scipione, Mafai e allambiente culturale romano degli anni 20- 30. Mazzacurati è allora soprattutto pittore, con una vena sperimentale che lo porta a studiare le tecniche antiche e allo stesso tempo Morandi, oppure la pittura cubista. I due numeri della rivista Fronte, da lui fondata con Scipione, nel 1931, sono lepisodio saliente di un periodo che può dirsi concluso nel 1934. Da questa data lartista, rientrato in Emilia, si dedica alla scultura iniziando un percorso che lo vedrà affermarsi nel dopoguerra. Lantiretorica del suo monumento alla Resistenza a Parma e di quello contro la guerra a Borgo San Sepolcro (Arezzo) ne sono una prova. Il disegno e le tecniche miste costituiscono per Mazzacurati scultore un importante canale di ricerca. Spesso sono studi di movimento senza alcun diretto collegamento con opere plastiche (come nel caso dei Cavalli). Altre volte appaiono essere stesse illusionisticamente rilevate da un forte chiaroscuro, come nel caso delle Figure notturne, che si possono avvicinare nella loro ascendenza picassiana ad alcune terrecotte dello stesso periodo.
Bibliografia essenziale
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