oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Zinnie |
autore/ambito | Giuseppe Lallich |
materia e tecnica | olio su tela |
misure | cm. 53.5x35 cm. 67x49.5 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 59967 |
acquisizione | acquisto |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2011 |
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Per approfondire | |
Da Catalogo delle opere darte pittura, scultura, arazzi
Fra i venticinque e i trent' anni è tra Milano e Parigi, avendo frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la direzione di Pompeo Molmenti. Fra il 1900 e il 1914 vive in Dalmazia fra Spalato e Ragusa dove la sua pittura versatile e abile in ogni tecnica, e in special modo nell'acquerello e nel pastello si precisa come tipica derivazione del cosiddetto "impressionismo sloveno" con particolare attenzione alle vedute campestri e marine. Dopo la Prima Guerra Mondiale emigra, come esule irredentista dalmata a Roma dove mette studio a Villa Strohl-fern stabilendo particolare dimestichezza con i coinquilini Umberto Moggioli, Amedeo Bocchi e Renato Brozzi. È presente in numerose mostre internazionali e nazionali. Uno dei suoi dipinti più singolari, dal titolo Tu co nu, nu co ti, descrive il tema del Gonfalone di San Marco della cittadina veneta di Perasto nella zona dalmata delle Bocche di Cattaro che fu l'ultimo di tutti quelli della Serenissima ad ammainarsi il 22 agosto 1797.La parte migliore della produzione di Giuseppe Lallich sta nelle opere minori, quasi d'occasione, ritratti di amici, luoghi segreti dei parchi romani, con tratti essenziali a ben calcolato effetto luministico componendovisi il colore, in modo compendiario, a raffigurare immagini nelle quali il contorno disegnato è punto d'arrivo non di partenza. I dipinti Il Duce a cavallo, Ritratto di S.E. Costanzo Ciano sono opere su commissione prive di interesse. Il dipinto Zinnie denota il tocco fugace di pennello del quale Lallich era capace, entro un gusto via via sempre più antiquato. |