oggetto | dipinto |
soggetto/titolo | Settembre |
autore/ambito | Orazio Amato |
datazione | 1936 |
materia e tecnica | olio su tavola |
misure | cm. 48x38 cm. 60x50,5 (con cornice) |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 1565 |
acquisizione | acquisto 15/10/1936 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2012 |
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Per approfondire | |
Opere d’arte moderna e contemporanea – Pittura e scultura
Il trattamento pittorico a larghe stesure risente del clima di riordino formale in risposta alle avanguardie, anche se il rimarcato sintetismo plastico segnala un’accorta rivisitazione del naturalismo ottocentesco sulla linea cezanniana, piuttosto che il descrittivismo di tradizione accademica e folklorica.
Orazio Amato cresce ad Anticoli Corrado, un villaggio nei pressi di Subiaco tradizionale patria di bellissime modelle per gli artisti romani. L’ambiente è ricco di stimolanti presenze culturali: vi soggiorna anche Luigi Pirandello. Inizia a esporre dal 1909 nelle mostre degli “Amatori e Cultori di Belle Arti” in Roma. Reduce dalla Prima Guerra Mondiale fonda a Roma, nel 1921, con il pittore Felice Carena e lo scultore Attilio Selva, una scuola d’arte presso gli Orti Sallustiani. Più tardi insegnerà all’Accademia Britannica e al Liceo Artistico di Roma. Gli anni di maggior impegno vanno dal 1925 alla fine dei ’30. Espone alle Biennali di Venezia dal 1930 e alle Quadriennali di Roma dal 1931. Legato alla colonia di artisti che frequentano Anticoli (da Arturo Martini a Fausto Pirandello, da Pietro Gaudenzi a Felice Carena) si attiene a una linea mediana fra tardo naturalismo ottocentesco e rinnovazioni che imitano un certo sintetismo plastico, come si può trovare, in forme più consapevoli, nella pittura del critico d’arte Cipriano Efisio Oppo, alla quale tenne d’occhio quasi come un seguace. Non a caso Amato ripete, a livello romano, la carica del Sindacato Fascista delle Arti Figurative che Oppo ricopre a livello nazionale (con equilibrio e rispetto dei valori da parte di entrambi). Esperto di tradizioni popolari contribuisce al progetto del futuro museo dell’EUR, ma la guerra gli impedisce di portare a termine una vasta decorazione nel salone centrale. Il dipinto Settembre si apparenta a uno consimile pubblicato nella monografia di V. Mariani (tav. XIII, datato 1936). Il luogo è la campagna intorno ad Anticoli, ispiratrice anche di altri artisti attivi a Roma da Felice Carena a Fausto Pirandello. Bibliografia essenziale
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