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Danza
Mino Maccari
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oggetto dipinto
soggetto/titolo Danza
autore/ambito Mino Maccari
datazione 1960 - 1965
materia e tecnica tempera bianca su carta nera
misure cm. 33,5x33,5
cm. 58x68.5 (con cornice)
proprietà Camera dei Deputati
inventario 46656
acquisizione acquisto  1979
autore della fotografia Marco Baldassari, 2011
La Camera dei deputati è a disposizione degli aventi diritto per ogni questione relativa alle immagini pubblicate e provvederà, ove necessario, alle opportune rettifiche o correzioni
Per approfondire

Opere d’arte moderna e contemporanea – Pittura e scultura


A cura di C. Pirovano


Leonardo International – Camera dei deputati, 2006

 

Un mondo variopinto, sbeffeggiante, ma in genere senza livori, sempre scanzonato ed ironico, trovò il suo palcoscenico soprattutto in una rivista, “Il selvaggio”, che fu veicolo contro il clima soffocante del fascismo; ma le tematiche della sua satira trovano spazio anche in altre molteplici forme, dal disegno alle stampe alla pittura, spesso in sintesi folgoranti improntate ad una gnomica, tanto vigorosa quanto immediata. La vena graffiante di Maccari non si affievolì neppure nella prolifica produzione della maturità, pur in sfumature più giocose.

 

Da "Catalogo delle opere d'arte - pittura, scultura, arazzi"


A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi


Leonardo Arte - Camera dei deputati, 1993

 

Pur riferendosi nelle intenzioni satiriche e nell'inclinazioni a cavare dalla smorfia di un volto il ritratto (e il giudizio) d'una ben più generale situazione psicologica e di costume, il disegno di Maccari si distingue da quello di Grosz ma non ne è da meno quanto a vigore espressivo. La distinsione sta nel sentimento (oltre che nella ideologia): la sentenza di Grosz è inappellabile, lo sberleffo di Vaccari è tagliente ma non va oltre. E' tuttavia, nel clima totalitario del Fascismo il satirico-culturale "Il Servaggio", da lui ideato e per lunghi anni diretto, fu veicolo di spirito critico e di libertà. Il risvolto più scansonato e bonario della satira di Vaccari si palesa nei dipinti spesso popolati di figure femminili, mezzo "prostitute", mezzo "ballarine", mezzo " signore per bene", dal bizzarro e malizioso sorriso di contro alla panciuta prepotenza degli "uomini del potere".L'acquarello Le tavolozze meriterebbe forse il titolo Biografia d'artista in analoggia con una stampa maccariana dello stesso periodo dove ricorre l'immagine del pittore in volo tra le sue creazioni. Il carbongino Il cuore è una variazione sul tema dileggiato da Maccari del "Sentimentalismo" (si veda nella cartella Come quando fuori piove, De Luca ed.1950, il linoleum intitolato Dai De Amicis mi guardi iddio che dai nemicis mi guardo io). Le due Danze sono databbili intorno al 1960.




Bibliografia essenziale


F. Meloni, Mino Vaccari catalogo ragionato delle incisioni E d. Electa, Milano 1979 


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