oggetto | scultura |
soggetto/titolo | Maria Giulia |
autore/ambito | Bruno Calvani |
datazione | 1950 |
materia e tecnica | bronzo |
misure | cm. 20x30,5x22 |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 18837 |
acquisizione | acquisto 28/10/1953 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2012 |
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Per approfondire | |
Opere d’arte moderna e contemporanea – Pittura e scultura A cura di C. Pirovano Leonardo International – Camera dei deputati, 2006 I riferimenti diretti della plastica quietamente naturalistica di Calvani vanno ricercati nella cultura francese, virtuosa ed ornata, non priva di patetismi e di squisite eleganze formali, propiziate dall’insegnamento di Maillol.
Da “Catalogo delle opere d’arte – pittura, scultura, arazzi” A cura di A. Trombadori, V. Rivosecchi, G. Selvaggi Leonardo Arte – Camera dei deputati, 1993 Si forma a Parigi dove giunge nel 1928 dopo aver soggiornato brevemente a Roma e frequentato a Milano lo studio di Adolfo Wildt. Durante la guerra ‘40-‘45 si trasferisce a Milano. I suoi principali punti di riferimento nella scultura moderna sono, da un lato, il classicismo di Aristide Maillol e, dall’altro, lo sperimentalismo realistico di Despiau. Nel 1936 era stato con Gruber, Fougeron, Prassinos e Pignon, fondatore del gruppo “Nouvelle Generation”. Maria Giulia può essere datata intorno al 1950 ed è un buon esemplare dello stile del Calvani mantenutosi sempre modernamente e moderatamente classicista. Della sua scultura L. Cabutti ha scritto che “si fa testimonianza di una pacata accettazione della vita, contemplata e amata con naturalezza appena temperata dalla misura armonica della costruzione formale ‘aperta’ a una soffusa e tenera partecipazione emotiva”. Bibliografia essenziale L. Cabutti, in Dizionario Bolaffi degli scultori italiani moderni, Torino 1972; M. De Micheli, in La scultura del Novecento UTET 1981, p. 144
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