Presentazione
La Sala Aldo Moro, situata nell'ala berniniana di Palazzo Montecitorio e intitolata allo statista in occasione del trentesimo anniversario della sua drammatica uccisione, è un elegante ambiente di rappresentanza che, da diverso tempo, è aperto a tutti coloro che visitano la nostra Istituzione. Penso, tra gli altri, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che siamo lieti di accogliere quotidianamente, nonché ai cittadini che prendono parte alla manifestazione "Montecitorio a porte aperte".
In virtù della sua importanza e del suo prestigio, la Sala ospita, a rotazione, selezioni tematiche di dipinti di grande pregio, sia in deposito dai principali Musei italiani, che di proprietà della stessa Camera dei deputati. Le opere esposte impreziosiscono ulteriormente questo luogo, permettendo a chiunque vi acceda di ammirare la bellezza di autentici capolavori.
Anche in considerazione del tema scelto per celebrare l'Anno giubilare 2025 e del suo esplicito riferimento alla "Speranza", mediante questo nuovo allestimento si è deciso di presentare due tele attribuibili alla bottega della celebre famiglia dei Carracci, appartenenti alla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Si tratta di due "quadri compagni", come indicato nell'inventario di Palazzo Farnese del 1644, raffiguranti le tre virtù teologali: la fede, la carità e, per l'appunto, la speranza.
Il presente volume, che fa seguito a una precedente pubblicazione relativa al restauro del Diluvio Universale di Francesco Bassano, approfondisce gli aspetti di carattere storico, tecnico e conservativo riguardanti queste tele grazie al contributo di alcuni tra i massimi esperti della materia. Tra gli altri, desidero ricordare il Professor Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell'arte moderna presso l'Università di Verona ed eminente conoscitore della pittura rinascimentale e barocca, nonché i curatori del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Nel testo vengono inoltre presentati gli interventi di restauro che hanno restituito i dipinti al loro originario splendore, i risultati delle indagini riflettografiche e un servizio fotografico ad alta risoluzione, appositamente ideato per svelare i dettagli più minuti di questi capolavori, disponibili anche sul portale arte.camera.it dedicato al patrimonio artistico di Montecitorio.
Desidero, dunque, ringraziare il Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Eike Schmidt, l'Ufficio di Presidenza e tutti coloro che, a livello amministrativo, scientifico e tecnico, hanno lavorato con dedizione e impegno per assicurare la piena riuscita di questa rilevante iniziativa.
Ritengo particolarmente importante offrire ai visitatori e ai frequentatori del Palazzo la possibilità di fruire di queste due opere in un momento storico così complesso. In un'epoca come quella attuale, sospesa tra profonde incertezze e ambiziose sfide, vi è infatti bisogno di guardare al futuro con ottimismo e rinnovata speranza. Una speranza che non può e non deve rimanere rinchiusa entro gli angusti confini di un'attesa passiva, ma che, al contrario, è chiamata a farsi protagonista partecipe, operosa e concreta dell'azione civile e politica, nel suo senso più nobile.
Lorenzo Fontana
Presidente della Camera dei deputati
Immagini del nuovo allestimento della Sala Aldo Moro
Introduzione
Era il 1908 quando Filippo Turati affermò nel corso di un dibattito parlamentare che: "La casa dell'amministrazione dovrebbe essere di vetro!". Nel corso della successiva storia repubblicana, l'Amministrazione della Camera dei deputati ha cercato con decisioni concrete e che, negli ultimi anni, sono andate intensificandosi di muoversi in questa direzione.
La trasparenza, però, specie nella sede parlamentare per la missione istituzionale affidatagli dalla Costituzione, non può limitarsi alle pur fondamentali fasi dei procedimenti amministrativi e contabili, ma deve condurre ad aprire le proprie porte ai cittadini, renderli partecipi dei luoghi della rappresentanza e, in qualche modo, orgogliosi di ritrovare una parte importante della propria identità.
Per tali ragioni, sulla base degli indirizzi politici ricevuti negli ultimi anni, la Camera dei deputati sta proseguendo una virtuosa attività di scambio e di confronto con le massime istituzioni museali e culturali del Paese, in piena sintonia con il Ministero della Cultura, per rendere massimamente fruibili opere artistiche non sempre accessibili al pubblico, per la mancanza di spazi espositivi e per la straordinaria ricchezza della produzione artistica italiana in termini di qualità e di quantità.
L'impegno dell'Amministrazione della Camera dei deputati è quello di accompagnare questo percorso, rendendo accessibile ai cittadini, agli studiosi e ai frequentatori di Montecitorio, non solo il proprio patrimonio artistico, di proprietà o in deposito da altri Musei, ma sfruttando queste occasioni come momenti di studio e di approfondimento. Superare, cioè, la semplice idea "arredativa" ed estetica dei beni, per entrare nella storia e dentro le opere.
Per questo, è fondamentale valorizzare tutta la filiera esistente e che rende l'Italia uno scrigno unico di bellezze e cultura. Il contributo dei curatori e storici dell'arte dei Musei, formatisi nelle eccellenze delle Università italiane, il sostegno della universalmente apprezzata scuola di restauratori italiani, l'approfondimento diagnostico e fotografico, reso possibile anche grazie all'affinamento degli strumenti tecnologici, sono solo alcuni dei passaggi che la Camera dei deputati intende promuovere.
E così, grazie al Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Eike Schmidt, e dei suoi uffici, abbiamo costruito questo momento di studio e insieme di divulgazione scientifica, che i lettori troveranno in queste pagine e potranno ulteriormente approfondire nel sito dedicato all'arte di Montecitorio (Arte.Camera.It).
La cura scientifica è stata affidata al Professor Enrico Dal Pozzolo, profondo conoscitore dell'arte d'età moderna e docente all'Università di Verona, che ha saputo stimolare in modo mirato e fattivo gli studi e gli approfondimenti necessari per consentire una lettura moderna ed inedita di queste opere, attribuibili ad Antonio Carracci e alla pittura di scuola emiliana del XVI Secolo.
Fabrizio Castaldi
Segretario Generale della Camera dei deputati