oggetto | acquerello |
soggetto/titolo | In Prà - Padova |
autore/ambito | Tono Zancanaro (Padova 1906 - 85) |
datazione | 1950 - 1955 |
materia e tecnica | acquerello |
misure | cm. 58x48 |
proprietà | Camera dei Deputati |
inventario | 31008 |
acquisizione | acquisto 09/04/1970 |
autore della fotografia | Marco Baldassari, 2012 |
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Opere darte moderna e contemporanea Pittura e scultura
Accanto ai disegni e alle incisioni di violenta satira politica e sociale, diretta in primis contro il fascismo e i suoi miti (personificati nellidolo sconcio del Gibbo, ovverosia Mussolini) Zancanaro rivisitò con accesa concitazione, quasi spiritica, i luoghi emblematici della sua città, la Padova del Santo e della cittadella universitaria. Da Catalogo delle opere darte pittura, scultura, arazzi
La sua formazione di autodidatta è sorretta da un temperamento di tal capacità grafica e inventiva da tradurre ben presto tutta la ingenuità e improvvisazione originarie in consapevole rapporto satirico-dolente col mondo e soprattutto con quel momento esistenziale dove si confrontano i ricchi e i poveri, gli arroganti e gli umili, i potenti e i diseredati. Zancanaro più che denunciare lamarezza e il disprezzo che gli derivano dal misurarsi con lingiustizia, più che riferirsi a grandi modelli tipo Hogar o Daumier, va alla ricerca di una favola grafica che, pur obbedendo alle cento distrazioni del pur e semplice rigoroso astratto, depositi alla fine sul foglio bianco un giudizio preciso, un sentimento esplicito di sorridente condanna nello spirito di Ruzante. A tale esigenze risponde la sua invenzione, degli anni fra il 39 e il 40, della figura, mezzo idolo, mezzo debordante escrescenza di sovrappiù anatomici, denominata Gibbo e che altri non è se non il Duce del Fascismo sempre al centro duna interminabile avventura satirica con altri personaggi riconoscibilmente tipicizzati, quali, ad esempio, Berto Lana, ovvero il Principe di Piemonte. La serie del Gibbo si accompagna fin dallinizio alla produzione di disegni, grandi acquarelli in bianco e nero e incisioni la cui immagine di fondo, in cento forme animata da presenze spiritiche è la Padova surreale del Pra e del Santo. Nel dopoguerra Zancanaro è uomo di punta del movimento realista. Resta, tra le opere più riuscite del suo personale tentativo di fondere il linguaggio dellarte moderna con la rappresentazione diretta dei fatti sociali, la serie dei dipinti e delle incisioni sullalluvione del 1966. Lacquerello In Pra-Padova è fra i tipici del suo ritratto segreto della città. Bibliografia essenziale
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