Il dipinto in esame, nato in coppia con un un altro pannello delle stesse dimensioni dedicato all'Inverno, fa parte di un fregio dedicato alle Stagioni, documentato in origine nella villa medicea del Poggio Imperiale a Firenze. In base ai documenti apprendiamo che questo, costituito da dieci pitture su tela alcune delle quali oggi perdute, fu realizzato, a spese della famiglia granducale toscana, tra il 1683 e il 1687. Grazie ai pagamenti, registrati a più riprese, apprendiamo che il fregio fu eseguito dal pittore figurista Pietro Dandini (Firenze, 1646-1712), meglio noto come Pier Dandini, con la collaborazione del fiorante Andrea Scacciati (Firenze, 1644-1710), artisti, tra i più rappresentativi della pittura toscana in età tardo-barocca, ambedue molto amati dai vari membri di Casa Medici.
Il restauro
Il dipinto, in deposito temporaneo presso la Camera dei deputati dal 1926, ha necessitato di un intervento urgente di restauro a seguito di un danneggiamento incidentale: la tela si è lacerata nella parte bassa causando un taglio orizzontale che ha attraversato tutti gli strati: colore, preparazione pittorica, tela di supporto originale e tela di rifodero.
Di concerto con le Gallerie degli Uffizi, proprietarie dell'opera, l'intervento di risarcimento si è svolto nello spazio di restauro della Sala della Sagrestia, Complesso di Vicolo Valdina, dal 4 al 27 ottobre 2021, a cura del restauratore incaricato.
In primo luogo si è proceduto con la messa in sicurezza dell'opera e con le fasi di intervento più urgenti: i lembi della lacerazione sono stati riaccostati, spianati e ricollegati incollando filo a filo il supporto tessile originale. Nella parte posteriore del taglio è stata posizionata con particolari collanti termoplastici una sottilissima tela di rinforzo e quindi si è proceduto col riaccostamento e re-incollaggio dei lembi della seconda tela, quella da rifodero, posta in un precedente restauro.
Risolta strutturalmente l'emergenza, le porzioni di colore mancante lungo il taglio sono state stuccate e ritoccate pittoricamente con prodotti stabili e reversibili appositamente studiati per la conservazione.
A completamento dell'intervento è stato steso un film di vernice superficiale col fine di riequilibrare cromaticamente gli sbiancamenti e le aree di disomogeneità dovute ai fenomeni alterativi delle vecchie vernici presenti sul dipinto, ora messi più in evidenza dalle operazioni di pulitura superficiale eseguite.
Le operazioni sulla pellicola pittorica hanno quindi mirato alla restituzione di un corretto equilibrio di lettura dell'immagine originale offuscata da veli di depositi e alterazioni che appiattivano i contrasti e le profondità della composizione.
Il dipinto è stato quindi posizionato in cornice ed assicurato ad essa, dopo aver eseguito dei localizzati interventi sulla doratura e sulla sede di alloggio del quadro.