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I ritratti della Camera dei deputati (tra il XV ed il XVIII secolo)

Ritratto femminile

olio su tela 73,5 x 59 cm Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma, Palazzo Barberini inv. 1611

La tela, proveniente dalla collezione Verlicchi, fu acquisita dalla Galleria Nazionale nel 1915, con un'attribuzione a Caravaggio. Ancora nel 1927, quando fu ceduta in deposito alla Camera dei Deputati, l'opera risultava ascritta a "Michelangelo Amerighi da Caravaggio", e solo più tardi venne invece ricondotta, prima, a una più anonima cerchia caravaggesca e poi all'ambito, ancora più ampio e indeterminato, della scuola romana del XVII secolo. È stato Maurizio Marini, in un articolo del 1970, a riportare l'attenzione sul dipinto, suggerendo che potesse in effetti trattarsi di una copia da un ignoto originale assai giovanile del Merisi, affine, anche se precedente, al più noto e ben più documentato ritratto della cortigiana Fillide Melandroni, realizzato intorno al 1597-1598 per Giulio Strozzi, passato poi nella collezione romana di Vincenzo Giustiniani e infine, agli inizi dell'Ottocento, al Kaiser Friedrich Museum di Berlino. Il ritratto di Fillide andò purtroppo distrutto in un incendio nel 1945, ed è oggi noto solo attraverso riproduzioni fotografiche, che consentono comunque un confronto sufficientemente preciso, se non altro da un punto di vista compositivo e iconografico.
Più recentemente, la tela delle Gallerie Nazionali è stata attribuita, pur in via dubitativa, al pittore romano Angelo Caroselli, un artista il cui profilo biografico e stilistico si è venuto più chiaramente definendo attraverso le ricerche degli ultimi decenni. D'altra parte, già i biografi antichi ne avevano tratteggiato un ritratto da cui emergono tanto la passione per la pittura di Caravaggio - che secondo il Passeri Angelo "elesse" precocemente a proprio modello di imitazione - quanto quella non meno precoce e dominante "di compiacere alle donne", che trasparirebbe nella scelta e nella declinazione di certi soggetti tipici della sua produzione, in particolare le scene di genere.
Sulla scorta del possibile nesso con la perduta Fillide caravaggesca, anche nell'anonima tela romana si è dunque voluto riconoscere il ritratto di una cortigiana. Tuttavia, a questo proposito, vanno forse considerate, insieme alle tangenze, anche le differenze. Nonostante le suggestioni di Marini, che vedeva i due dipinti accomunati da una medesima "atmosfera cinica e cortese" e interpretava la presenza della rosa come un'allusione alle "virtù amatorie" della donna, il ritratto delle Gallerie Nazionali rivela comunque un contegno diverso rispetto a quello della famosa modella di Caravaggio, tanto in termini espressivi quanto nei dettagli dell'abbigliamento, piuttosto castigato, ancorché ricercato e prezioso, come il vistoso ed elaborato gioiello portato tra i capelli. Il carattere concentrato ma pensieroso dello sguardo, l'offerta discreta del fiore, assieme al gesto della sinistra posata sul petto, sono gli elementi di una muta eloquenza che - almeno in mancanza di altri dati - resta vaga e, forse volutamente, enigmatica.

A cura di: Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini

Bibliografia
G. B. Passeri, Vite de' pittori, scultori, ed architetti, Roma, 1772, p. 189.
M. Marini, Due ipotesi caravaggesche: la Susanna per il Cavalier Marino e la cortigiana con una rosa, in "Arte Illustrata", nn. 34/36, 1970, pp. 74-79.
Arte a Montecitorio: mostra di dipinti e sculture conservati nei palazzi della Camera, a c. di V. Rivosecchi, Roma, 1994, p. 56.
C. Strinati, R. Vodret, Spada, Novelli, van Campen..., new theories and old issues concerning other Caravaggesque paintings in the Galleria Nazionale di Arte Antica, in Caravaggio and His Italian Followers, a cura di C. Strinati e R. Vodret, Venezia, 1998, pp. 21-39.
C. Strinati, R. Vodret, Caravaggio e i suoi. Percorsi caravaggeschi in Palazzo Barberini, Napoli, 1999, pp. 82-83.
Galleria Nazionale: Palazzo Barberini. I dipinti. Catalogo sistematico, a c. di L. Mochi Onori e R. Vodret, Roma, 2008, p. 126

le opere

dipinto

Ritratto di Cosimo I
Ignoto pittore fiorentino del XVI secolo da Agnolo di Cosimo detto Bronzino (Firenze 1503 - 1572)

dipinto

Ritratto del Doge Francesco Donà
Bottega di Tiziano o Lambert Sustris

dipinto

Maria Mancini ritratta come Santa Caterina d'Alessandria
Hyacinthe Rigaud ambito di (Antonio David attr. ; Venezia 1680 - Roma 1737)

dipinto

Ritratto di gentiluomo con baffi, abito di raso nero damascato e gorgiera
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dipinto

Ritratto femminile, detta la Gioconda
Anonimo (da Leonardo da Vinci)

dipinto

Ritratto di Maddalena de' Medici Cybo
Scuola fiorentina

dipinto

Ritratto virile
Scuola veneta

dipinto

Maddalena penitente
Ignoto del XVII secolo
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