Il restauro
Nel mese di settembre 2024 è stato eseguito il restauro conservativo del dipinto Pastorale di Andrea Schiavone, di proprietà delle Gallerie degli Uffizi e in deposito presso la Camera dei deputati dal 1926.
Il dipinto si presentava molto alterato cromaticamente, compromesso da spessi strati di vernice, probabilmente a base di resine naturali e sintetiche, in cui erano inglobati considerevoli depositi superficiali, e da notevoli residui di colla animale applicata nei precedenti restauri a cui l'opera è stata sottoposta.
Il colore è steso su una preparazione pittorica bruna probabilmente composta da terre e inerti legati ad olio e stesa a pennello. Non si notano particolari criticità di coesione o adesione tra gli strati preparativi o pittorici anche se è presente una crettatura del colore, mentre, su alcune zone, emergono sporadici fenomeni di slittamento del colore fra gli strati.
I restauri a cui è stato sottoposto precedentemente il dipinto hanno coinvolto la superficie pittorica con puliture, stuccature e integrazione delle mancanze. Alcune integrazioni pittoriche sono state eseguite con colori a vernice non perfettamente a tono e debordanti rispetto ai confini delle lacune. Risulta particolarmente ritoccata la figura in primo piano a sinistra e la porzione di cielo in alto a destra. Sono inoltre emerse, in seguito alla pulitura, una costellazione di minute stuccature diffuse su tutta la superficie che coprivano il colore originale.
L'intervento di restauro ha previsto la spolveratura della tela e del telaio attraverso l'aspirazione dei depositi e l'applicazione di prodotti antitarlo e cera in pasta a protezione. È stata quindi effettuata la pulitura del verso del dipinto indirizzando le operazioni agli stati alternati che compromettevano la corretta lettura delle cromie. Sono stati poi effettuati dei test di pulitura a base di solventi organici neutri e soluzioni acquose su alcune porzioni del dipinto. Sulla base dei risultati ottenuti, osservati nel visibile ed in luce ultravioletta, si è messo a punto un sistema addensato composto da tensioattivi e solventi a media polarità che hanno permesso una graduale e selettiva pulitura delle vernici e dei ritocchi alterati. La pulitura è stata coadiuvata dall'utilizzo di bisturi, sotto lente di ingrandimento per una più accurata rimozione dei residui più spessi e delle piccole stuccature sparse sulla superficie del colore. Si è proceduto con l'integrazione delle mancanze, delle alterazioni e delle abrasioni con colori a vernice, legati con resina aldeidica. L'opera è stata in ultimo protetta da uno strato di vernice a basso peso molecolare steso per nebulizzazione.