Il nuovo allestimento di dipinti nella Sala Aldo Moro prosegue l'idea di declinare le possibilità del tema paesaggistico, già oggetto della precedente esposizione. Dalla sua interpretazione tendenzialmente informale, propria delle scuole pittoriche italiane contemporanee, a una narrazione più figurativa, tesa a una ricostruzione insieme diacronica e geografica, il più possibile rappresentativa delle diversità regionali.
Partendo dal vedutismo dell'opera di Vincenzo Segarelli, Bagni di Lucca, databile intorno alla metà del XIX secolo, schiettamente prospettica e realista, si arriva alla pittura del milanese Raffaele De Grada, che tra gli anni '30 e '40 del Novecento propose un approccio al colore e alle forme post-impressionista, con spiccate citazioni dell'opera di Cézanne, filtrata però da ideali di compostezza classica propri del realismo macchiaiolo di Giovanni Fattori.
Unitamente ai diversi registri stilistici nella resa del soggetto, i dipinti presenti nello spazio di rappresentanza di Montecitorio propongono rimandi a realtà territoriali diverse tra loro che, pur non potendo che alludere all'incalcolabile varietà dei paesaggi italiani, guidano lo spettatore dai confini settentrionali segnati dalle Alpi pennine agli assolati uliveti dei poggi di Bagheria a Palermo.
D'altronde, come evidenziato dal recente studio della Soprintendenza Speciale di Roma in occasione del precedente allestimento di opere: "Il motivo del paesaggio è sempre stato uno dei temi maggiormente frequentati e diffusi nel mondo dell'arte ed è andato acquisendo nel corso dei secoli declinazioni diverse, rimanendo sullo sfondo o rivestendo il ruolo di incontrastato protagonista. Panorama, veduta, paesaggio: sono termini che di volta in volta hanno acquisito valenze diverse e specifiche, accompagnando la storia del Paese".
La selezione di opere allestite nella Sala Moro proviene dalla consistente raccolta di dipinti paesaggistici della Camera dei deputati, presenti sia a titolo di proprietà sia come deposito dalle principali realtà museali italiane. In tal modo, si prosegue l'obiettivo di rendere il patrimonio artistico maggiormente conoscibile ai frequentatori e ai visitatori del Palazzo, così come agli utenti interessati tramite il sito web, nella convinzione che la massima fruibilità delle opere d'arte risponda non solo alla doverosa trasparenza di qualsivoglia attività istituzionale, ma anche alla condivisione della cultura attraverso l'alto valore dell'espressione artistica.